venerdì 3 giugno 2016
Kumihimo - intreccio a cuori
Per fare questo intreccio a cuoricini ho usato la coda di topo da 2mm.
L'intreccio è bello rigido e cosistente, quindi potrebbe essere utilizzato anche per il manico di una borsa.
Le istruzioni in inglese con diagrammi sono sul sito di Paulette
mentre una spiegazione "animata" la potete trovare su YouTube qui
lunedì 30 maggio 2016
Kumihimo - intreccio semplice
Ora che ci siamo costruiti il nostro disco per kumihimo, impariamo qualche intreccio.
Per il Kumihimo si possono usare tutti i tipi di filo, purchè non si sfilaccino con troppa facilità. Un materiale classico è la "coda di topo", oppure il filo cerato, che però danno cordini piuttosto rigidi. Si possono usare il cotone povero, il filo in cotone sottile messo triplo/quadruplo, lo spago, la fettuccia, ecc. Si può anche suare la lana, ma essendo elastica dà qualche problema di tensione, quindi, per i primi eperimenti, meglio utilizzare fili di cotone o simili.
L'intreccio più semplice si fa con 8 fili.
Si prendono 8 lunghezze di filo (4 per colore) e si uniscono con un nodo.
Si fa passare il nodo nel foro centrale del disco, e si dispongono i fili alle posizioni: 1, 16, 17 e 32 (il colore A); 8, 9, 24 e 25 (il colore B).
Spostare i fili come segue:
1 in 15
17 in 31
ruotare il disco di 1/4 di giro in senso orario
9 in 23
25 in 7
ruotare di 1/4 di giro in senso orario
Proseguire in questo modo.
In pratica, il filo in alto a destra va spostato nella posizione in basso a destra; il filo in alto a sinistra si sposta in basso a sinistra, poi si ruota e così via.
Si ottiene un cordino a spirale.
Per ottenere diversi disegni, basta cambiare i colori e la loro posizione.
Va notato che l'intreccio "consuma" parecchio fino, quindi, volendo fare ad esempio un braccialetto, utilizzare dei fili che siano lunghi almeno 2,5 volte la lunghezza finale desiderata (per un cordino di 20 cm, tagliare quindi 8 fili lunghi 50 cm ognuno).
Per il Kumihimo si possono usare tutti i tipi di filo, purchè non si sfilaccino con troppa facilità. Un materiale classico è la "coda di topo", oppure il filo cerato, che però danno cordini piuttosto rigidi. Si possono usare il cotone povero, il filo in cotone sottile messo triplo/quadruplo, lo spago, la fettuccia, ecc. Si può anche suare la lana, ma essendo elastica dà qualche problema di tensione, quindi, per i primi eperimenti, meglio utilizzare fili di cotone o simili.
L'intreccio più semplice si fa con 8 fili.
Si prendono 8 lunghezze di filo (4 per colore) e si uniscono con un nodo.
Si fa passare il nodo nel foro centrale del disco, e si dispongono i fili alle posizioni: 1, 16, 17 e 32 (il colore A); 8, 9, 24 e 25 (il colore B).
Spostare i fili come segue:
1 in 15
17 in 31
ruotare il disco di 1/4 di giro in senso orario
9 in 23
25 in 7
ruotare di 1/4 di giro in senso orario
Proseguire in questo modo.
In pratica, il filo in alto a destra va spostato nella posizione in basso a destra; il filo in alto a sinistra si sposta in basso a sinistra, poi si ruota e così via.
Si ottiene un cordino a spirale.
Per ottenere diversi disegni, basta cambiare i colori e la loro posizione.
Va notato che l'intreccio "consuma" parecchio fino, quindi, volendo fare ad esempio un braccialetto, utilizzare dei fili che siano lunghi almeno 2,5 volte la lunghezza finale desiderata (per un cordino di 20 cm, tagliare quindi 8 fili lunghi 50 cm ognuno).
venerdì 27 maggio 2016
Kumihimo - come fare il disco
In questo periodo mi sono un po' dedicata a sperimentare con il kumihimo, una tecnica di intreccio giapponese, che serviva per creare i cordini che tenevano insieme i pezzi dell'abito del samurai.
Il Kumihimo si lavora tradizionalmente con un attrezzo in legno su cui si appoggiano i fili messi nell'ordine voluto e tenuti fermi da una serie di piccoli pesi (che per i fili ancora da lavorare fanno anche da rocchetti).
Attualmente, per rendere il lavoro più semplice e più portatile, sono stati creati dei dischi in polistirolo che tengono i fili in tensione e in posizione.
Il disco per il kumihimo si può però anche fare da soli, in maniera artigianale, con materiali semplici e poco costosi. Magari sarà un po' meno resistente, ma farne uno nuovo è talmente facile che non sarà un problema sostituire il disco eventualmente usurato!
Per fare un disco da kumihimo si possono usare diversi materiali:
- cartone: è il materiale più facile da trovare e economico; meglio che sia un po' spesso, in modo da durare più a lungo
- il polistirolo dei vassoietti del supermercato; basta lavarlo bene e utilizzare la parte piatta; è abbastanza resistente
- il materiale "gommoso" di cui sono fatti i tappetini per fare ginnastica e quelli destinati ai bambini; ottimo se si trova quello spesso un paio di cm
- le... ciabatte infradito! il materiale delle suole è perfetto, molto resistente, flessibile, leggero e bello spesso; basta scegliere delle ciabattine piatte ed eliminare la parte superiore dell'infradito; non importa se resta il foro, posizionandolo adeguatamente non darà nessun fastidio.
Come si fa:
usando un taglierino o delle forbici, ritagliare dal materiale prescelto un disco con un diametro tra 10 e 15 cm. La misura non è critica, si può utilizzare come modello un qualsiasi oggetto circolare (barattolo, bicchiere, piattino..).
Al centro del disco ritagliare un foro, di diametro 2-4 cm; in queso caso la misura conta, perchè con un foro centrale troppo piccolo non si potranno ottenere cordini molto grossi o inserire perle grandi; in sostanza, la larghezza del foro centrale condiziona la misura massima del cordino ottenibile.
Praticare sulla circonferenza esterna del disco 32 tacche equidistanti tra loro. Le tacche devono essere profonde 1 cm circa, tagliandole con cura con un taglierino; i tagli devono essere sottili, perchè serviranno a tenere fermi i fili.
Per dividere il cerchio in 32 parti uguali, oltre ad usare un goniometro, si può utilizzare un metodo empirico:
- riportare su un foglio di carta leggera la sagoma del cerchio e ritagliarla. Piegarla a metà. Piegare di nuovo a metà (4 spicchi). Piegare ancora a metà (8 spicchi). Piegare a metà (16 spicchi). Piegare un'ultima volta a metà (32 spicchi). Riaprire il cerchio di carta, appoggiarlo sul disco e usare le piegature come riferimento per segnare la posizione delle tacche. Fare i tagli in corrispondenza delle 32 posizioni e smussare leggermente i tagli.
Numerare le tacche da 1 a 32 e fare dei segni (un pallino, o quel che si vuole) alle posizioni: 8, 16, 24, 32.
Il disco per il Kumihimo è pronto!
Il Kumihimo si lavora tradizionalmente con un attrezzo in legno su cui si appoggiano i fili messi nell'ordine voluto e tenuti fermi da una serie di piccoli pesi (che per i fili ancora da lavorare fanno anche da rocchetti).
Attualmente, per rendere il lavoro più semplice e più portatile, sono stati creati dei dischi in polistirolo che tengono i fili in tensione e in posizione.
un disco da Kumihimo |
Per fare un disco da kumihimo si possono usare diversi materiali:
- cartone: è il materiale più facile da trovare e economico; meglio che sia un po' spesso, in modo da durare più a lungo
- il polistirolo dei vassoietti del supermercato; basta lavarlo bene e utilizzare la parte piatta; è abbastanza resistente
- il materiale "gommoso" di cui sono fatti i tappetini per fare ginnastica e quelli destinati ai bambini; ottimo se si trova quello spesso un paio di cm
- le... ciabatte infradito! il materiale delle suole è perfetto, molto resistente, flessibile, leggero e bello spesso; basta scegliere delle ciabattine piatte ed eliminare la parte superiore dell'infradito; non importa se resta il foro, posizionandolo adeguatamente non darà nessun fastidio.
Come si fa:
usando un taglierino o delle forbici, ritagliare dal materiale prescelto un disco con un diametro tra 10 e 15 cm. La misura non è critica, si può utilizzare come modello un qualsiasi oggetto circolare (barattolo, bicchiere, piattino..).
Al centro del disco ritagliare un foro, di diametro 2-4 cm; in queso caso la misura conta, perchè con un foro centrale troppo piccolo non si potranno ottenere cordini molto grossi o inserire perle grandi; in sostanza, la larghezza del foro centrale condiziona la misura massima del cordino ottenibile.
Praticare sulla circonferenza esterna del disco 32 tacche equidistanti tra loro. Le tacche devono essere profonde 1 cm circa, tagliandole con cura con un taglierino; i tagli devono essere sottili, perchè serviranno a tenere fermi i fili.
Per dividere il cerchio in 32 parti uguali, oltre ad usare un goniometro, si può utilizzare un metodo empirico:
- riportare su un foglio di carta leggera la sagoma del cerchio e ritagliarla. Piegarla a metà. Piegare di nuovo a metà (4 spicchi). Piegare ancora a metà (8 spicchi). Piegare a metà (16 spicchi). Piegare un'ultima volta a metà (32 spicchi). Riaprire il cerchio di carta, appoggiarlo sul disco e usare le piegature come riferimento per segnare la posizione delle tacche. Fare i tagli in corrispondenza delle 32 posizioni e smussare leggermente i tagli.
un disco da Kumihimo fatto in casa con un tappetino da yoga |
Il disco per il Kumihimo è pronto!
lunedì 2 maggio 2016
Vita da tessitore: Frans Dijkmeijer
La tessitura di Frans Dijkmeijer
Frans Dijkmeijer - A Life in Weaving from Museum Boijmans Van Beuningen on Vimeo.
Frans Dijkmeijer - A Life in Weaving from Museum Boijmans Van Beuningen on Vimeo.
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mercoledì 6 aprile 2016
Vita da tessitrice: Gunta Stolzl
Gunta Stoelzl è stata una delle protagoniste della stagione straordinaria del Bauhaus, dirigendo il laboratorio di tessitura.
Le pubblicazioni su di lei sono poco numerose, nonostante la sua importanza nella storia della tessitura in paritcolare e del Bauhaus in generale.
Una breve scheda su Gunta Stoelzl sul sito dell'Archivio Bauhaus.
La voce su Wikipedia.
Il sito dedicato a Gunta Stoelzl.
Un articolo su textileartist.org
Infine una conferenza tenuta da sua figlia; il video è in inglese ma molto interessante. Su Youtube si può attivare l'opzione "sottotitoli" (in basso a destra nel video) per avere una trascrizione del parlato.
Le pubblicazioni su di lei sono poco numerose, nonostante la sua importanza nella storia della tessitura in paritcolare e del Bauhaus in generale.
Una breve scheda su Gunta Stoelzl sul sito dell'Archivio Bauhaus.
La voce su Wikipedia.
Il sito dedicato a Gunta Stoelzl.
Un articolo su textileartist.org
Infine una conferenza tenuta da sua figlia; il video è in inglese ma molto interessante. Su Youtube si può attivare l'opzione "sottotitoli" (in basso a destra nel video) per avere una trascrizione del parlato.
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martedì 29 marzo 2016
Fiori Rosengang
Sto facendo dei campioni con rimettaggio rosengang su 8 licci.
Ci si può divertire a ricavare molti disegni diversi dallo stesso rimettaggio, usando la tela come fondo e cambiando i colori.
Ordito - cotone bianco tipo uncinetto n.8
Trama - fondo: come ordito; motivo: lana merinos 2 capi messa quadrupla
Riduzione - 8 fili al cm (pettine da 40/10, 2 fili per dente. 1 filo per liccio)
Rimettaggio: rosengang su 8 licci: 12345678 1 8765432, ripetere
Ecco lo schema. Sono indicati i licci in abbassata.
Ad ogni passaggio di motivo alternare un passaggio a tela con il colore di fondo.
Ci si può divertire a ricavare molti disegni diversi dallo stesso rimettaggio, usando la tela come fondo e cambiando i colori.
Ordito - cotone bianco tipo uncinetto n.8
Trama - fondo: come ordito; motivo: lana merinos 2 capi messa quadrupla
Riduzione - 8 fili al cm (pettine da 40/10, 2 fili per dente. 1 filo per liccio)
Rimettaggio: rosengang su 8 licci: 12345678 1 8765432, ripetere
Ecco lo schema. Sono indicati i licci in abbassata.
Ad ogni passaggio di motivo alternare un passaggio a tela con il colore di fondo.
domenica 27 marzo 2016
mercoledì 16 marzo 2016
Tessitura in Giappone
In questo periodo più che lavorare al telaio, mi incuriosisco e mi incanto ad ammirare i lavori altrui...
Ecco quindi un video di tessitura giapponese
《SHIYON》Okinawa Weaving from TAKUMI-WORKS (takumi-works.com) on Vimeo.
Ecco quindi un video di tessitura giapponese
《SHIYON》Okinawa Weaving from TAKUMI-WORKS (takumi-works.com) on Vimeo.
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