mercoledì 29 settembre 2010

Filo lungo filo... 2010

Con le mie amiche e compagne di corso Silvia e Marzanna ho vissuto la prima avventura da tessitrice "vera" al Villaggio Leumann, a Collegno (Torino) e... ho venduto la mia prima sciarpa!
La pregustavamo da mesi, questa spedizione, e le esperienze straordinarie di questi giorni ci accompagneranno per molto tempo: incontri inaspettati, consigli ricevuti (tanti) e dati (pochi), colori, fili, intrecci, idee... passaggi e aiuto ricevuti senza neppure chiedere, chiacchiere in tre lingue contemporaneamente, la possibilità di osservare mani abili che lavorano, tessono, tingono...
Una vera cura ricostituente che dà ancora più forza al desiderio di continuare, di imparare, di sperimentare!Una delle casette del Villaggio Leumann (per saperne di più su questo villaggio di tessitori, cliccare qui).
La dimostrazione di tessitura con telaio a tensione (telar de cintura) di Francisca Gomez Perez, tessitrice del Chiapas.
L'allegra confusione del banchetto con le nostre "opere". La sciarpa bianca in primo piano è ora al collo di una simpatica signora che ha apprezzato il nostro lavoro.

lunedì 13 settembre 2010

Sciarpa mohair a maglia

Una sciarpa veloce veloce da fare senza pensieri, utilizzando un solo gomitolo di lana Kid mohair. Si finisce in un paio di sere al massimo, sferruzzando davanti alla tv.
Il punto è traforato ma molto semplice, così da mettere in evidenza l'effetto multicolore sfumato del filato.
Misura: 32 x 140 cm circa
Occorrente: filato Kid Mohair multicolore (misto lana mohair e acrilico): 1 gomitolo da 50 grammi= 160 metri
Ferri numero 5

Avviare 32 maglie (piuttosto lente); lavorare in giri di andata e ritorno.
riga1. (numero di maglie pari) 1 maglia di vivagno, *1 gettato, 2 maglie insieme a rovescio* ripetere fino alla fine del ferro, 1 maglia di vivagno
riga 2. e seguenti fino alla 16. lavorare come la prima riga
riga 17-32 a dritto
Continuare in questo modo, alternando 16 ferri a forellini e 16 ferri a dritto, fino ad aver terminato il filato.
Concludere con i 16 ferri a forellini (a me, miracolosamente, è riuscito, con un avanzo minimo di filato, ma dipende molto dalla "mano" di chi lavora).
Si può indossare annodata attorno al collo, oppure si può portare sulle spalle fissandola con una spilla, visto che è piuttosto larga.

mercoledì 8 settembre 2010

Krokbragd

Mi scuso per il titolo impronunciabile, ma è Krokbragd il nome della tecnica di origine norvegese che sto sperimentando in questi giorni.
L'ordito è molto rado, in maniera da rimanere del tutto coperto dai passaggi di trama. La riduzione del pettine deve essere la metà di quella che si userebbe per fare una normale tela bilanciata. Ad esempio, con un cotone povero mediamente spesso ho usato il pettine da 20/10. Il filato dell'ordito deve essere resistente. Per la trama si può usare qualsiasi filato di grossezza simile a quella dell'ordito (se è troppo grosso si rischia che l'ordito non si copra bene).
Il rimettaggio è a punta su tre soli licci (1232... 1232, ecc).
Il movimento licci è: 12, 23, 13, ripetere
Lavorando con due o tre spole, si possono combinare i colori, ottenendo tanti effetti diversi.
Lo schema e una breve spiegazione della tecnica si possono trovare, in inglese, sul sito di Allfiberarts e sul blog di Yarn in my pocket.
Probabilmente trasformerò questo lavoro in un cuscino: mi sono divertita a variare il disegno e i colori in quattro bande colorate (una giallo-arancione-rossa, una sui toni viola, una sui toni blu e una sui toni verdi), e l'effetto cromatico mi piace molto. Ho ancora un po' di ordito su cui continuare a sperimentare, vediamo...

venerdì 3 settembre 2010

Russia

Riassunto in tre immagini del mio breve viaggio in Russia, dove ho visitato Mosca e San Pietroburgo.
I fusti delle betulle sono davvero d'argento come li descrivono Tolstoj, Pasternak e gli scrittori russi...
Le cupole di San Basilio sulla Piazza Rossa a Mosca sembrano uscite da una favola, colorate, fantasiose e luccicanti... e ancora più sorprendenti quando il sole torna dopo una mattinata di pioggia!
Il rosso dei tessuti e dei ricami dei costumi tradizionali esposti al Museo Russo di San Pietroburgo, una vera meravigliosa scoperta, con opere d'arte che vanno dalle icone all'arte popolare, ai pittori del XX secolo.
Un luogo dove ho davvero assaggiato (almeno un po') l'anima russa.
Il disegno a riquadri di questa gonna mi piace molto e scoprire come sia stato fatto mi incuriosisce: me lo studierò con attenzione dalla foto (anche dal vivo non è che si potesse guardare meglio... sul manichino nella vetrina e la custode che controllava che non mi avvicinassi troppo!)