martedì 14 aprile 2015
Tessere con il lino (o lino-cotone)
Il lino è un materiale molto bello e naturale, ma richiede un po' di attenzione in più per essere tessuto.
Dalla mia (breve) esperienza le regole da seguire sono:
- il lino non è elastico: nel preparare l'ordito cercare di essere molto regolari nella tensione
- per montare l'ordito, aiutarsi con il rastrello, in modo da avere i fili distribuiti regolarmente nella larghezza finale
- fare attenzione che i fili sul subbio non si sovrappongano e inserire sempre le stecche o la carta tra gli strati di avvolgimento, anche per orditi corti
- controllare che non ci siano nodi o ispessimenti del filo
- il lino si rovina velocemente a causa dello strofinio: mettere i fili doppi in cimosa (2/4 fili per lato); i fili di cimosa sono quelli che subiscono maggiore sfregamento e tensione rischiano di rompersi più facilmente
- pettine: meglio mettere 2 (o 3) fili per dente su un pettine più rado, perchè lo strofinio indebolisce il filo, che potrebbe spezzarsi; in pratica: meglio 2 fili per dente su un pettine da 40/10, piuttosto che un filo per dente con pettine 80/10
- non tendere troppo l'ordito
- battere a passo chiuso e con decisione, ma una volta sola (più battute, più strofinio, maggiore rischio di rovinare il filo)
- il lino è più resistente se è leggermente umido: spruzzare leggermente d'acqua l'ordito (molto leggermente e facendo attenzione a non bagnare le parti in metallo del telaio che potrebbero arrugginirsi), oppure tenere un panno umido sull'ordito dietro ai licci; alcuni consigliano di inumidire anche il filo di trama, ma non mi pare necessario
- la spoletta non deve essere troppo piena, per non impigliarsi nell'ordito e causare sfregamenti
- il filo di trama sulla spoletta va avvolto con cura e ben compatto (tende facilmente a svolgersi e impigliarsi nella navetta)
- avanzare spesso il lavoro, così il passo sarà ben aperto
- quando si sospende il lavoro, ricordarsi sempre di allentare la tensione dell'ordito
- un filo che sta per rompersi può essere "salvato" con la colla di farina: mescolare pochissima farina e qualche goccia d'acqua ottenendo una pappetta, che va stesa in piccolissima quantità sul filo che sta per rompersi, riunendo i capi (se finisce anche sui fili vicini, non è grave, ma controllare che non si incollino tra loro e che non si formino ispessimenti); attendere che sia perfettamente asciutta prima di riprendere a tessere; con il lavaggio la colla di farina si scioglierà e sparirà
- è possibile durante il lavoro qualche filo finisca con lo spezzarsi; sostituirlo con uno nuovo, assicurandosi che non sia eccessivamente teso
- non fare una rifinitura a frange, perchè tenderanno a disfarsi e rovinarsi; meglio prevedere di tessere qualche centimetro in più per un orlo da ripiegare
- una volta tolto dal telaio, lavare il tessuto in acqua mediamente calda (vi si devono poter immergere le mani senza problemi) con poco sapone; stirare quando è leggermente umido
Le stesse regole valgono per il lino-cotone (filato misto, metà lino e metà cotone).
In realtà, le regole sono le stesse valide un po' per tutti i materiali, solo che con il lino vanno osservate con più attenzione, perchè non c'è l'elasticità della lana a compensare le piccole irregolarità; e, quando un filo si rompe... è rotto!
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