Sarà Instagram, o forse quache altro motivo, ma (i più affezionati avranno notato l'insolita apparizione), stavolta inizio il post con una foto in cui ci sono anch'io!
Perciò eccomi al mio banchetto a Filo lungo filo, in questo scatto fattomi dal gentilissimo signor Alessandro.
Come sempre l'avventura al Villaggio Leumann è una vera ricarica di energia e entusiasmo: si rivedono "vecchi" amici e se ne incontrano di nuovi, le conoscenze virtuali diventano reali, si vedono e si toccano lavori e materiali meravigliosi, si ride, ci si scambiano idee, si impara... e si riparte più ricchi di prima (anche quando le vendite non vanno).
Grazie a tutti quelli che ogni anno si spendono con tutte le forze per realizzare questo impareggiabile incontro, fronteggiando difficoltà burocratiche e pratiche che si fanno sempre più pesanti. Grazie per il vostro impegno, il vostro estusiasmo, i vostri sorrisi e il regalo di questi giorni sempre così preziosi e intensi, che ogni anno attendo con gioia e di cui sento la mancanza quando - ahimé - non posso partecipare.
Ecco qualche immagine dalle mostre, anche se sarebbe bello (e doveroso) poter aggiungere la voce appassionata di Anna Pironti, responsabile del Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli, che ci ha efficacemente ricordato perchè gli umani fanno quella cosa del tutto inutile e assolutamente indispensabile che è l'arte. La vorrei ringraziare in modo speciale, perchè mi ha riportato all'essenza di quello che nella mia vita precedente mi sono sforzata di comunicare ad adulti curiosi ma disorientati e a ragazzini distratti trascinati a forza a vedere quadri e sculture.
Ma basta divagazioni: ecco un assaggio di quello che si siamo goduti in questi giorni!
"Sperature" di Ester Weber |
opere patchwork di GallaGrotto |
"Ventagli e raggiere" di Graziella Guidotti |
"Mutante" di Angela Caremi e Marina Oldani |
un arazzo di Adriana Puppi |